Le attività di Corporate & Investment Banking vengono svolte da Mediobanca e da Messier et Associés (partnership siglata nella primavera 2019). Nell’arco di Piano troverà inoltre piena implementazione la partnership siglata con Arma Partners leader in Europa nella consulenza nella Digital Economy. MB Credit Solutions e MBFacta completano la gamma dell’offerta nel credit management e factoring.

Un contesto di mercato sfidante

Il mercato europeo del Corporate & Investment Banking, pur rimanendo caratterizzato da un contesto competitivo sfidante, offre le seguenti opportunità: è interessato da un’intensa attività di M&A domestica e transnazionale delle aziende medio/grandi sempre più focalizzate sul consolidamento settoriale per affrontare le prospettive di bassa crescita organica e le necessità di efficientamento dei costi e dalle esigenze di investimento dei Private Capital Investors che beneficiano di significativa liquidità. La crescita e la trasformazione di nuovi settori (Tech, Transizione Energetica, Healthcare) rappresentano una eccezionale opportunità di crescita specialmente per le banche d’affari specializzate sull’advisory.

I risultati del Piano 2019-23

La divisione CIB di Mediobanca mostra una redditività sostenuta e resiliente (ROAC medio dell’ultimo quadriennio 13/14%) e un andamento in controtendenza rispetto all’industria dell’investment banking europeo, che ha visto, negli ultimi anni, i ricavi contrarsi a un tasso medio annuo del 15% e l’indice costi/ricavi salire al 75%, con necessità di salvataggi, ristrutturazioni tramite ingenti disinvestimenti, iniezioni di capitale e tagli del personale. Al contrario, il CIB di Mediobanca ha mostrato un’elevata resilienza dei ricavi da clientela (negli ultimi anni stabili, nell’intorno di €630m) e un basso profilo di rischio (elevata qualità degli attivi, assenza di contenziosi, indice costi/ricavi pari al 43%). L’elevata resilienza è dovuta ad un modello competitivo distintivo: alla tradizionale leadership in Italia si associa un forte posizionamento in Spagna e Francia, un distintivo modello di Private & Investment Bank cliente-centrico e focalizzato anche sulle medie imprese, una elevata diversificazione geografica (l’Italia rappresenta il 60% dei ricavi) e di prodotto, con focus sui prodotti a basso assorbimento di capitale (advisory 32%) e bassa esposizione ai prodotti maggiormente volatili.

MB CIB ha riportato risultati resilienti attraverso i diversi cicli economici sia in termini di ricavi che di reddittività grazie ad alla diversificazione delle proprie attività per prodotto, clienti e geografie.

Negli anni più sfidanti per il mercato IB, MB CIB ha sovraperformato il settore confermando così la resilienza del suo modello di business

Ricavi CIB IT
CIB: obiettivi BP19-23
€mld BP23T Giugno23 Target 
raggiunto
Impeghi 20 20
Ricavi 0,7 0,7
ROAC 16% 13%

La divisione si caratterizza, inoltre, per il suo approccio specialistico, fondato sull’advisory e orientato al cliente e per una forte integrazione con le attività di Private Banking. Questo ha consentito al Gruppo di attrarre talenti, di consolidare la propria leadership in Italia e ottenere una crescente visibilità in Europa, principalmente in Spagna e Francia. Andando avanti la presenza internazionale andrà ad aumentare grazie alla leadership di Arma Partners nell’advisory sul Tech in UK e nel Nord Europa. 

Mappa IT
Le linee guida strategiche 2023-26

La possibilità per Mediobanca di cogliere con successo le opportunità di mercato passa attraverso l’ulteriore rafforzamento:
   

  • Del franchise CIB su nuove geografie, settori, clienti e prodotti. Questo è atteso avvenire tramite:
    • Il rafforzamento dell’Industry Coverage, con particolare attenzione ai settori di maggior sviluppo ed innovatività quali Tech, Energy Transition e Healthcare; nel Tech la partnership raggiunta con Arma Partners permetterà lo sviluppo di una piattaforma europea leader nell’Economia Digitale;
    • All’allargamento della base di clienti, potenziando il Private Capital Coverage (assicurando un approccio europeo olistico ai fondi di private equity, ai fondi infrastrutturali, ai fondi pensione e ai fondi sovrani), la piattaforma MidCaps nei paesi già presidiati (Francia e Spagna) e nuovi quali Germania e UK; 
    • Lo sviluppo di nuovi prodotti quali il CO2 trading, l’obiettivo di ottenere lo status di BTP specialist, l’ottenimento dello status di US securities-based-swap dealer e l’espansione internazionale del business dei certificates.
  • Del posizionamento distintivo di Private & Investment Bank, basato sullo sviluppo del “One Franchise” tra CIB e WM. La possibilità, unica in Mediobanca, di servire contestualmente l’imprenditore (WM) e la sua impresa (CIB) è tratto distintivo in Italia dove l’ossatura del sistema capitalistico è in maggioranza rappresentata da eccellenti medie imprese a conduzione/proprietà familiare;
  • Delle attività di Specialty Finance: factoring (MBFacta) e credit management (MBCS), quest’ultima ricondotta alla originaria attività di gestione delle sofferenze terze (essendo stato raggiunto un accordo per la cessione dell’attività di acquisto di crediti in sofferenza);
  • Di un differente approccio alla gestione del capitale: particolare attenzione è posta allo sviluppo delle attività a basso assorbimento di capitale (Advisory, ECM, DCM), alla crescita dei volumi (creditizi e di mercato) in esclusiva logica di ritorno risk adj. sul capitale, all’implementazione di azioni di ottimizzazione. Nel triennio di Piano il capitale allocato alla divisione CIB è atteso ridursi a non oltre 1/3 del capitale totale del Gruppo (vs 50% del 2016); gli attivi creditizi sono attesi stabili (a €20mld) mentre gli RWA in riduzione (-4% nel triennio a €17mld) grazie ad azioni di ottimizzazione.
Gli obiettivi finanziari del piano 2023-26

Per il 2026 prevediamo:

  • una solida crescita dei ricavi (CAGR dell’8%) a 0,9 miliardi di euro, con un miglioramento della qualità in termini di stabilità, ricorrenza e e diversificazione in termini di geografie (estero dall’attuale 40% al 55% del totale) e prodotti, con il contributo dell’advisory che si attende salire ai due terzi del totale delle commissioni;
  • costi sotto controllo (indice costi/ricavi al 49%);
  • un’erogazione selettive che manterranno gli impieghi stabili a 20 miliardi di euro;
  • una riduzione nell’assorbimento di capitale con gli RWA in calo a 17 miliardi di euro (CAGR: -4%);
  •  una redditività in aumento, con un RORWA all’1,6%.

Per approfondire